Low Code/No Code in produzione: quando funziona davvero e quando no?

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Introduzione

Lo sviluppo Low-code/No-code (LCNC) è uno strumento potente per la modellazione rapida e la prototipazione di applicazioni. Tuttavia, la sua idoneità in un ambiente di produzione reale non è universale e dipende fortemente dal caso d’uso e dalle esigenze specifiche dell’applicazione.

Ci sono scenari in cui LCNC brilla per efficienza e velocità di implementazione, e altri in cui introduce rischi, limitazioni o costi nascosti che lo rendono sconsigliabile o addirittura dannoso per le applicazioni in produzione.

In questo articolo, offriamo una disamina dettagliata dei casi in cui lo sviluppo Low Code/No Code può essere una scelta vincente per la produzione e di quelli in cui è più saggio optare per approcci di sviluppo tradizionali. Analizzeremo i vantaggi, gli svantaggi, i limiti e forniremo esempi concreti.

Quando Usare Low Code/No Code per Applicazioni in Produzione

Lo sviluppo LCNC è generalmente una scelta eccellente per le applicazioni in produzione quando:

  • La complessità dell’applicazione è moderata o bassa: L’applicazione gestisce flussi di lavoro relativamente semplici e non richiede logica di business estremamente complessa o algoritmi sofisticati.
  • Le esigenze di personalizzazione dell’interfaccia utente e le integrazioni sono limitate: Non sono necessarie UI altamente customizzate o integrazioni profonde con sistemi legacy o esterni che non offrono API standard.
  • La velocità di implementazione e l’agilità sono prioritarie: C’è bisogno di lanciare un’applicazione rapidamente, testare un’idea o automatizzare un processo interno in tempi brevi.
  • L’applicazione non è “mission-critical” nel senso più stretto del termine: Un eventuale malfunzionamento o downtime non causa perdite finanziarie catastrofiche o blocchi totali delle operazioni aziendali principali.
  • L’applicazione è destinata a un pubblico interno o a un gruppo circoscritto: Non deve gestire milioni di utenti esterni con picchi di traffico imprevedibili (o la piattaforma LCNC scelta garantisce tale scalabilità per il caso specifico).
  • Si vuole dare autonomia a utenti di business (Citizen Developers): Permettere a dipartimenti non IT di creare o modificare le proprie applicazioni per specifiche esigenze dipartimentali in modo sicuro e governato.
  • Si punta alla sostituzione di processi manuali o basati su fogli di calcolo: Digitalizzare e automatizzare compiti ripetitivi e soggetti a errori manuali, migliorando l’efficienza operativa.

Esempio di Caso d’Uso di Successo per Low Code/No Code in Produzione: Gestione Richieste Interne

Consideriamo un’applicazione per la gestione interna delle richieste di ferie e permessi. Questa permette ai dipendenti di inviare richieste, ai manager di approvarle e al dipartimento HR di tracciarle.

Perché funziona bene con LCNC in produzione:

  • È un flusso di lavoro standard e ripetitivo, ideale per l’automazione.
  • La logica è semplice (invio, approvazione/rifiuto).
  • Non richiede performance estreme o una scalabilità massiva verso l’esterno.
  • L’interfaccia utente può essere standardizzata.
  • È principalmente per uso interno, riducendo le complessità di sicurezza e conformità rispetto ad applicazioni pubbliche.
  • Sostituisce efficacemente email o moduli cartacei, aumentando significativamente l’efficienza del processo.

Quando Evitare Low Code/No Code per Applicazioni in Produzione

Lo sviluppo LCNC diventa problematico o sconsigliabile per le applicazioni in produzione quando:

  • È richiesta alta scalabilità e performance critiche: L’applicazione deve gestire un volume elevato e variabile di transazioni o utenti, con requisiti stringenti su tempi di risposta e affidabilità (es. e-commerce su larga scala, sistemi bancari, trading online).
  • Sono necessarie integrazioni complesse e profonde: L’applicazione deve interfacciarsi in modo sofisticato con sistemi legacy non standard, database complessi o servizi esterni tramite API custom o protocolli specifici non supportati nativamente dalla piattaforma LCNC.
  • La logica di business è estremamente complessa o specifica: L’applicazione richiede algoritmi proprietari, calcoli finanziari complessi, regole decisionali intricate o una manipolazione dati molto granulare che va oltre le funzionalità predefinite della piattaforma Low Code/No Code.
  • I requisiti di sicurezza o conformità sono molto stringenti e richiedono controllo granulare: Per settori come finanza, sanità o pubblica amministrazione, potrebbero esserci necessità specifiche di controllo sull’architettura, sulla gestione dei dati, sulla crittografia o sulla certificazione che una piattaforma LCNC chiusa potrebbe non soddisfare completamente o in modo trasparente.
  • È fondamentale un controllo granulare sull’infrastruttura sottostante: Se si ha bisogno di ottimizzare il database, gestire server specifici, configurare reti, utilizzare tecnologie hardware particolari o avere il controllo completo sull’ambiente di deployment.
  • Il vendor lock-in è un rischio inaccettabile: Dipendere da una singola piattaforma può creare problemi se il fornitore cambia prezzi, chiude o non evolve secondo le proprie necessità. Migrare via da una piattaforma LCNC proprietaria può essere molto difficile e costoso.
  • È richiesta un’interfaccia utente (UI) o un’esperienza utente (UX) altamente personalizzata o innovativa: Le piattaforme LCNC spesso offrono componenti UI standard che possono limitare la differenziazione, l’ottimizzazione dell’UX o l’implementazione di design complessi e unici.

Controesempio: Piattaforma di Trading ad Alta Frequenza

Un sistema che deve processare migliaia di transazioni al secondo, con latenza minima, integrarsi in tempo reale con vari mercati finanziari e database complessi, e gestire una logica di investimento proprietaria altamente sofisticata e critica, è un controesempio per l’uso di LCNC in produzione.

Perché non è adatto per LCNC in produzione:

  • Richiede performance estreme e latenza bassissima, difficilmente garantibili da una piattaforma LCNC generica.
  • Necessita di integrazioni profonde con sistemi finanziari specializzati e protocolli specifici.
  • Richiede un controllo totale sulla logica di business proprietaria e sull’infrastruttura per garantire velocità e sicurezza.
  • La personalizzazione e l’ottimizzazione del codice sono cruciali.
  • Il rischio associato a un malfunzionamento, anche minimo, sarebbe enorme.

In Sintesi: La Scelta Giusta per il Low Code/No Code in Produzione

Il Low Code/No Code è uno strumento estremamente valido per portare rapidamente in produzione soluzioni che affrontano problemi specifici, sono circoscritti e presentano requisiti relativamente stabili e moderati in termini di complessità e scalabilità.

È meno adatto (o addirittura rischioso) per sistemi complessi e mission-critical che richiedono alta performance, personalizzazione spinta, integrazioni profonde con sistemi complessi, un controllo granulare sull’ambiente tecnologico o dove il vendor lock-in rappresenta un pericolo significativo.

La scelta di usare LCNC in produzione dovrebbe sempre essere basata su un’attenta analisi dei requisiti funzionali e non funzionali (come scalabilità, sicurezza, performance, integrazione, manutenibilità a lungo termine) e una valutazione consapevole dei rischi rispetto ai benefici attesi. Valuta sempre attentamente se la piattaforma scelta è in grado di supportare la crescita e l’evoluzione futura della tua applicazione.

Per approfondire:


Immagini create da Nicola Granà con Midjourney